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Autore: giadagiamba

StraOrdinarie Visioni

Venerdì 19 maggio
Dove: Cortile MO.CA, Ma.Co.f e Sala Danze
Quando: ore 18

Saluto di benvenuto, presentazione della manifestazione e aperitivo
Istantanea # 01 performance con la partecipazione di detenuti e liberi cittadini
Nell’ombra la luce. Nell’ombra vedere inaugurazione mostra fotografica di Daniele Gussago
Mosaico proiezione video

Ingresso libero

Il pubblico viene accolto nel cortile del MO.CA con l’azione performativa Istantanea #01, esito finale del Laboratorio di danza contemporanea, Metodo Feldenkrais® e scrittura svoltosi presso la Casa di Reclusione Verziano Brescia nel corso del Progetto Verziano 12^ edizione.
Istantanea #01 è una performance di composizione istantanea creata e interpretata da un gruppo di detenute e detenuti insieme ai performer di Compagnia Lyria.
Comporre istantaneamente richiede presenza, la capacità di essere in contatto con se stessi e, contemporaneamente, di sintonizzarsi con gli altri, coglierne gli stimoli per creare un dialogo imprevedibile attraverso il movimento.
Il processo creativo e l’atto performativo rappresentano un momento fondamentale per riconnettere le persone in stato di detenzione al tessuto sociale, obiettivo primario delle attività condotte da Compagnia Lyria presso il carcere di Verziano.
La performance viene riproposta giovedì 25 maggio nell’ambito del convegno Giustizia rigenerativa. I linguaggi dell’arte in carcere ed è dedicata a Andrew, Francesca e Gianni, tre detenuti scomparsi, che hanno percorso un indimenticabile tratto di strada insieme a noi.

Istantanea #01
A cura di Giulia Gussago
Creata e interpretata da Ibrahim Abouelbaka, Elena Barachetti, Baba Billy, Karim Caladi Paradis, Francesco Cancarini, Raffaella Demasi, Antonia Demeco, Valentina Fanelli, Silvia Francesconi, Sharon Iannone, Mohamed Issaoui, Hichem Kouka, Luciana Mattanza, Lucia Mazzacani, Giuseppe Moretti, Vivian Oriakhi, Giovanni Panzera, Giuseppe Enrico Penone, Rossana Ranzetti, Susi Ricchini, Loredana Riello, Vera Sangalli, Hava Seferovic, Arturo Zucchi

Segue un saluto di benvenuto e la presentazione della manifestazione a cura di
Giulia Gussago                                         Direttore artistico di Compagnia Lyria
Roberto Cammarata                               Presidente del Consiglio Comunale di Brescia
Francesca Paola Lucrezi                        Direttrice degli Istituti Penitenziari di Brescia
Renato Corsini                                         Direttore artistico del Ma.Co.f Centro della fotografia italiana
Alberta Marniga                                      Presidente di Fondazione della Comunità Bresciana

Nell’occasione viene proiettato in prima assoluta il video Mosaico, regia di Giulia Gussago e Domenico Franchi. L’opera è ispirata alla testimonianza di un detenuto, raccolta nel corso del Progetto Verziano 11^ edizione dal Circolo di Brescia della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.

Negli spazi del Ma.Co.f Centro della fotografia italiana viene inaugurata la mostra di Daniele Gussago Nell’ombra la luce. Nell’ombra vedere
Le immagini, selezionate tra migliaia da lui realizzate nel corso di undici edizioni del Progetto Verziano, racchiudono lo spirito dell’esperienza vissuta in questi anni da Compagnia Lyria in carcere.
La mostra è inoltre un omaggio in suo ricordo, alla sua professionalità, maestria e umanità.

E la serata prosegue con un brindisi, incontri e chiacchiere.

Nell’ombra la luce. Nell’ombra vedere

Dove: MaCof Centro della fotografia italiana
Quando: inaugurazione venerdì 19 maggio ore 18
La mostra è aperta tutti i giorni ore 15 – 19 (eccetto lunedì 22 maggio e giovedì 24 maggio)

Aperture straordinarie:
sabato 20 maggio ore 10 – 13
domenica 21 e sabato 27 maggio ore 15 – 20.30
giovedì 25 maggio ore 11 – 12

Ingresso libero

La mostra espone una selezione di fotografie che Daniele Gussago ha realizzato accompagnando fin dall’inizio il lavoro di Compagnia Lyria nell’ambito del Progetto Verziano.
I soggetti, detenuti e liberi cittadini, sono ritratti durante le attività creative promosse all’interno del carcere e gli spettacoli rappresentati in diversi spazi urbani.
Grazie alla sua professionalità e sensibilità coglie nei suoi scatti l’essenza di questa pluriennale esperienza con risultati simbolici e poetici di grande intensità, a volte drammatici, a volte lirici, enfatizzati dal rigore e dal fascino del bianco e nero, che ha sempre caratterizzato il suo modo di fare fotografia.

Fotografare è scegliere di estrarre alcune immagini dal flusso continuo di quello che ci scorre davanti agli occhi e alla mente.
Fotografare è anche interpretare e proporre immagini che non possono essere viste con la normale esperienza visiva.
La gestione del tempo e dello spazio danno al fotografo la possibilità unica di vedere “oltre” quello che è consentito
dalla natura dei nostri occhi
creando immagini che diventano suggestioni.
La magia si ripropone poi per l’osservatore che nulla sa della realtà percepita e scelta dal fotografo.
Vede una fotografia e la sua mente si attiva sulla base delle proprie esperienze e della propria sensibilità
magari lontane anni luce da quella dell’autore dello scatto.
Daniele Gussago

La mostra è curata da Compagnia Lyria, Michele Gusmeri e Filippo Mutti.
In esposizione 42 stampe Fine Art ai pigmenti su carta museale Canson Edition Etching Rag, 310 gsm, 100% cotone, realizzate da Gusmeri Fine Art, Brescia.

L’incontro di due frecce in volo

Dove: IDRA Teatro
Quando: domenica 21 maggio ore 17 e ore 20.45 – sabato 27 maggio ore 20.45

Ingresso: € 10
Biglietti in prevendita: presso gli uffici IDRA Teatro (da lunedì a venerdì ore 9 – 12 e ore 13 – 17. Chiuso martedì mattina)
On-line su Vivaticket € 11
Apertura biglietteria in loco 45 minuti prima dello spettacolo

Ideazione e danza Giulia Gussago
Tromba e live electronic Fulvio Sigurtà
Light design Stefano Mazzanti

L’incontro di due frecce in volo è una performance di composizione istantanea strutturata di danza contemporanea e musica dal vivo in cinque quadri, ognuno dei quali è ispirato a una fotografia di Daniele Gussago dalla mostra Nell’ombra la luce. Nell’ombra vedere
Ogni spettatore riceve in dono le cinque immagini da cui prendono vita atmosfere, movimenti e suoni di ciascun quadro. La luce interpreta gli elementi compositivi delle fotografie e diventa di volta in volta limite all’azione, memoria di presenze, contenitore di dialoghi. Nella ricerca di una costante e profonda relazione i performer condividono il cambiamento, attenti all’altro e al sorgere istantaneo di nuove intuizioni.
Ogni replica dello spettacolo è quindi un evento unico prezioso e sorprendente, sia per il pubblico che per gli interpreti stessi.

Per tutta la durata della manifestazione in Tessere racconti e incontri è inoltre visibile il video Vieni, vieni più vicino, esito del Progetto Verziano 8^ edizione, per la regia di Giulia Gussago e musiche originali di Fulvio Sigurtà.

Volti e voci

Sabato 20 maggio
Dove: InformaGiovani
Quando: ore 10 – 11
Volti e voci # 01 conversazione con Giulia Gussago e Francesca Paola Lucrezi, condotta da Maddalena Damini

Dove: InformaGiovani
Quando: ore 11.30
Dalla parte sbagliata presentazione del libro a cura dell’autrice Adriana Lorenzi

Mercoledì 24 maggio
Dove: InformaGiovani
Quando: ore 18 – 19
Volti e voci # 02 conversazione con Grazia Isoardi e Valeria Ottolenghi, condotta da Maddalena Damini

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili

Due appuntamenti che consentono al pubblico di dialogare in modo informale con alcuni relatori del convegno Giustizia rigenerativa. I linguaggi dell’arte in carcere.

Alla conversazione Volti e voci # 01 sono presenti Francesca Paola Lucrezi, direttrice dei due Istituti penitenziari bresciani, e Giulia Gussago, direttore artistico di Compagnia Lyria e del Progetto Verziano. Un’opportunità per conoscere le realtà assai diverse dei due penitenziari bresciani e il valore delle pratiche artistiche proposte con l’intento di aprire alla comunità carceraria la strada di avvicinamento al ritorno in società.

La conversazione prosegue con Adriana Lorenzi, che dal 2002 tiene laboratori di scrittura presso la Casa Circondariale di Bergamo, e la presentazione del suo libro Dalla parte sbagliata, edito da Sensibili alle foglie.

Cos’è un carcere? Com’è la vita al suo interno? Se lo domandassimo a lui, potrebbe rispondere: <rammendo le vite slabbrate di chi ha varcato il limite della legalità e potrei fregiarmi del titolo di rammendificio collocato ai margini di una città che cerca di scordarsi della mia esistenza per non farsi lambire dall’ombra minacciosa che proietto.

Attraverso un dialogo epistolare tra una formatrice e un’insegnante della scuola in carcere, questo libro affronta interrogativi esistenziali quali il dolore, la rabbia, il significato del male, mostrando come, grazie alla pratica della scrittura, essi possano farsi resistenza, esame di coscienza, progetto di una vita diversa.
Le lettere percorrono un anno solare e contribuiscono a tratteggiare alcuni personaggi e i loro stati d’animo, facendo conoscere diversi profili di persone detenute e aiutando a superare gli stereotipi di tutti, quando si parla di carcere e di chi vi è recluso. Le lettere, indirizzate anche a persone che a diverso titolo entrano in questa istituzione, esprimono l’auspicio che una concezione della pena rieducativa piuttosto che solamente retributiva possa rendere più umana la vita detenuta.

Adriana Lorenzi torna in città dopo la presentazione del suo libro ai detenuti della Casa Circondariale Nerio Fischione di Brescia per Itinerari, un’opportunità ulteriore per sancire il sodalizio tra le città di Brescia e Bergamo.

Partecipano alla conversazione Volti e voci # 02 Valeria Ottolenghi, critico teatrale e giornalista, e Grazia Isoardi, direttore artistico dell’Associazione Voci Erranti.

La loro lunga esperienza di teatro in carcere propone una visione profonda e articolata sulla dimensione nazionale e internazionale dei progetti di recupero dei detenuti attraverso percorsi artistici.
Valeria Ottolenghi e Grazia Isoardi sono esponenti del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, a cui Compagnia Lyria aderisce, nato per offrire progettazione, relazione, luoghi di confronto e di qualificazione del movimento teatrale sorto all’interno delle carceri italiane in questi anni. Ad esso aderiscono oltre 50 soggetti da 15 regioni italiane.

I due appuntamenti sono condotti da Maddalena Damini, direttrice artistica di Teletutto Radiobresciasette, da anni attenta alle esperienze dei detenuti, che diffonde con sensibilità e rispetto attraverso i canali mediatici. Ne è un esempio il Magazine in onda il 12 maggio in simultanea su radio Bresciasette e sul canale regionale Teletutto-canale 16, con le interviste realizzate ai detenuti e ai liberi cittadini partecipanti al Progetto Verziano 12^ edizione e alle performance Istantanea # 01, nel corso dell’inaugurazione di StraOrdinarie Visioni e Istantanea # 02, durante il convegno Giustizia rigenerativa. I linguaggi dell’arte in carcere.
Dare voce all’esperienza individuale è un bisogno di ogni persona e ancor di più per coloro che vivono in condizioni di limitazione della libertà. Dedicare uno spazio alla narrazione della propria storia porta alla luce l’esperienza vissuta e le tracce che ha lasciato.

Le conversazioni sono realizzate in collaborazione con il servizio InformaGiovani e gli Istituti scolastici cittadini I.I.S. Astolfo Lunardi e I.I.S. Piero Sraffa di Brescia e sono volte a sensibilizzare i giovani alle tematiche della legalità e della realtà carceraria.

 

Giustizia rigenerativa. I linguaggi dell’arte in carcere

Giovedì 25 maggio
Dove: Sala Danze
Quando: Registrazione partecipanti ore 8.45 – Convegno ore 9 -13
Giustizia rigenerativa. I linguaggi dell’arte in carcere

Dove: Cortile MO.CA
Quando: ore 10.45
Istantanea # 02 performance con la partecipazione di detenuti e liberi cittadini

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili

Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 è una preziosa occasione per creare spazi di incontro, formazione e condivisione. Il convegno Giustizia rigenerativa. I linguaggi dell’arte in carcere, organizzato insieme all’Ordine degli Avvocati di Brescia, è incentrato sulla molteplicità̀ dei linguaggi artistici proposti all’interno degli istituti penitenziari, in particolare di Brescia e di Bergamo, con uno sguardo anche alla realtà nazionale e internazionale.

Intervengono
Giulia Gussago                             Direttore artistico di Compagnia Lyria e del Progetto Verziano
Roberto Cammarata                   Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Brescia
Francesca Paola Lucrezi            Direttrice degli Istituti Penitenziari di Brescia
Teresa Mazzotta                          Direttrice della Casa Circondariale di Bergamo
Monica Cali                                  Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Brescia
Giovanni Rocchi                          Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Brescia
Vito Minoia                                  Presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere
Valeria Ottolenghi                     Critico teatrale e giornalista
Grazia Isoardi                             Direttore artistico dell’Associazione Voci Erranti
Lorenza Leita                            Rappresentante AIIMF Filiale Lombardia
Moderatore
Angelo Piovanelli                     Responsabile del Progetto Verziano

L’arte può educare al possibile. L’arte in carcere può trasformare i suoi abitanti, creare spiragli e nuovi orizzonti.
Questo convegno rappresenta un raccordo tra esperienze e prospettive molto diverse, non solo per cercarne le somiglianze, ma soprattutto per far emergere e valorizzare le singolarità, come fonte di un reale cambiamento sociale e stimolo alla nascita di nuove idee.
Un confronto alla scoperta dei principi della giustizia riparativa per una svolta culturale che richiami valori, criteri e strategie finalizzate alla ricostruzione del senso di comunità.
Un contraddittorio che rappresenti la necessità di un intervento delle scienze sociali e dell’arte applicate ai temi della devianza e della sua prevenzione.

Il convegno è attraversato da Istantanea #02, una performance di composizione istantanea creata e interpretata da un gruppo di detenute e detenuti insieme ai performer di Compagnia Lyria e presentata anche all’inaugurazione di StraOrdinarie Visioni # dodici anni di carcere.

Al convegno partecipano gli studenti dell’I.I.S. Piero Sraffa e dell’I.I.S. Astolfo Lunardi di Brescia.
Una classe dell’I.I.S. Piero Sraffa vi prende parte con un progetto di alternanza scuola-lavoro che prevede la preparazione degli atti del convegno.
La collaborazione con gli Istituti, attivata nel corso del Progetto Verziano 12^ edizione attraverso conferenze presso le sedi scolastiche e laboratori presso la Casa di Reclusione Verziano Brescia, prosegue con la partecipazione degli studenti alle conversazioni Volti e voci, condotte da Maddalena Damini.

Dentro, il Metodo Feldenkrais®. Esperienze di insegnamento in carcere

Martedì 23 maggio
Dove: on line
Quando: ore 12.15 – 13.30

Partecipazione gratuita, previa registrazione al seguente link

Il webinar è condotto da Giulia Gussago, insegnante del Metodo Feldenkrais® e socia AIIMF, e Lorenza Leita, rappresentante Filiale AIIMF Lombardia, con la partecipazione di Valentina Fanelli, psicologa clinica.
Durante l’incontro vengono presentati gli esiti del Seminario di Metodo Feldenkrais® e scrittura autobiografica, condotto da Giulia Gussago e Valentina Fanelli presso la Casa Circondariale Nerio Fischione di Brescia a marzo 2023 nell’ambito del Progetto Verziano 12^ edizione, progetto da diversi anni patrocinato da AIIMF Associazione Italiana Insegnanti del Metodo Feldenkrais.

Il seminario rappresenta la prima esperienza a livello nazionale di applicazione del Metodo alla rieducazione di persone in stato di detenzione e ha visto la partecipazione di un gruppo di detenuti e di liberi cittadini ad un ciclo di lezioni collettive di Consapevolezza Attraverso il Movimento® di Metodo Feldenkrais® e di scrittura autobiografica, con esiti positivi.

Il commento di un partecipante:

“Il corso si è sicuramente rivelato una sorpresa interessante. La mia impressione è che si stia andando verso la conoscenza del nostro corpo
in modo completamente diverso dal solito.
Corpo e mente, movimento e respiro, concentrazione e rilassamento.
Ci si sente tutt’uno con noi stessi e ci si apre alla possibilità di nuovi apprendimenti.
Penso che in questo modo si possano controllare al meglio le nostre sensazioni
e ci si possa aprire a nuove esperienze.”

Il webinar è realizzato in collaborazione con Filiale AIIMF Lombardia nell’ambito del Cantiere IN-Formativo, che ospita numerosi insegnanti italiani e stranieri a presentare la propria esperienza professionale nei diversi ambiti di applicazione di questa innovativa metodologia di approccio allo studio di sé attraverso il movimento, attualmente diffusa in tutto il mondo.

Compagnia Lyria promuove la pratica e la diffusione del Metodo Feldenkrais attraverso lezioni collettive e individuali, seminari, conferenze e incontri con diversi maestri ospiti.

 

Tessere racconti e incontri

Dove: InformaGiovani
Quando: tutti i giorni da sabato 20 a domenica 28 maggio (eccetto lunedì 22 maggio e giovedì 24 maggio) ore 15 – 19

Ingresso libero

Tessere racconti e incontri è uno spazio che Compagnia Lyria mette a disposizione di tutti i cittadini interessati a conoscere la storia del Progetto Verziano. Uno spazio quotidiano di incontro e di dialogo tra il pubblico e i protagonisti del progetto, un’occasione per immergersi in questa esperienza attraverso uno scambio diretto in un contesto del tutto informale.
L’allestimento, a cura dell’artista visivo Domenico Franchi, accoglie undici intense testimonianze di detenuti, ex detenuti e liberi cittadini che hanno partecipato alle diverse edizioni del progetto in carcere, raccolte dalle biografe della LUA Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari Circolo di Brescia a partire dal 2020.

Viene, inoltre, proiettato per la prima volta nella sua versione integrale il video Vieni, vieni più vicino realizzato nel corso del Progetto Verziano 8^ edizione.
Un estratto di questo video è stato selezionato e presentato con successo alla 26^ edizione del MedFilm Festival 2020 a Roma nella sezione Corti dalle carceri e, nel 2019, alla 6^ Rassegna Destini Incrociati a Saluzzo (CN), organizzata dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere.

 

Vieni, vieni più vicino

Regia Giulia Gussago

Direzione della fotografia Umberto Ottaviani

Musiche originali e sound design Fulvio Sigurtà

Con i detenuti e liberi cittadini Emanuela Bonfanti, Annamaria Busi, Francesco Cancarini, Flavio D’Andrea, Oumar Diop, Angelo Facchi, Valentina Fanelli, Silvia Francesconi, Gentjan Gjoni, Verginica Nuta Ionescu, Beauty John, Caroline John, Sanda Florea Lacramioara, Luisa Lombardi, Maddalena Marcoli, Miroslav Marincovic, Lucia Mazzacani, Maila Moscara, Sara Panettella, Paola Pasolini, Roberto Peroni, Ndue Pjetri, Roberta Possi, Oriol Reateguy, Susi Ricchini, Anna Riviera, Mauro Ruta, Hava Seferovich, Giovanni Tassone, Elena Valente, Maria Giovanna Vezzola, Alessandra Zanelli, Elisabetta Zoni e Arturo Zucchi.

Nelle riprese compaiono inoltre, in qualità di testimoni, i rappresentanti di diverse istituzioni, collaboratori, amici e un’ex detenuta, conosciuta nel corso della nostra prima esperienza in carcere, che ora partecipa attivamente alla promozione del progetto.

Itinerari

Eventi riservati ai detenuti dei due Istituti.

Bergamo in trasferta
Cogliendo il desiderio della direzione degli Istituti penitenziari di Brescia di ospitare l’esperienza dell’Istituto bergamasco StraOrdinarie Visioni # dodici anni in carcere crea uno spazio di dialogo con i detenuti della Casa Circondariale Nerio Fischione di Brescia.
Ospiti Adriana Lorenzi, che dal 2002 conduce laboratori di scrittura autobiografica all’interno del carcere di Bergamo, Cristiana Primavori, responsabile dell’Area Trattamentale della Casa Circondariale di Bergamo, e Walter Tiraboschi dell’Associazione Culturale Teatro Piroscafo di Sarnico (BG), che da più di dieci anni si occupa di teatro in carcere.
Nell’occasione Adriana Lorenzi presenta il suo ultimo libro Dalla parte sbagliata, evento che viene replicato per la cittadinanza in occasione della conversazione Volti e voci # 01 con Giulia Gussago e Francesca Paola Lucrezi, condotta da Maddalena Damini.

Brescia in trasferta
Un incontro rivolto alla sezione femminile della Casa Circondariale di Bergamo, testimonianza dell’esperienza di Compagnia Lyria maturata nel corso di dodici edizioni del Progetto Verziano. La proiezione di documenti video arricchiscono la narrazione delle attività proposte a partire dal 2011 presso la Casa di Reclusione Verziano Brescia attraverso l’arte, in particolare la danza contemporanea, la scrittura creativa e il Metodo Feldenkrais®, rappresentando un’esperienza unica nel panorama nazionale di intervento nelle carceri attraverso l’intreccio di queste pratiche.

La cultura genera bellezza, la bellezza genera cultura. E con esse il possibile cambiamento.

Chi Siamo

Giulia Gussago è danzatrice, coreografa, insegnante di Metodo Feldenkrais® e direttore artistico di Compagnia Lyria. Si forma presso la Scuola Professionale Italiana di Danza di Milano, la London Contemporary Dance School di Londra e, a Parigi, con vari insegnanti di danza contemporanea e contact improvisation.
Nel 1990 esordisce a Brescia come coreografa e danzatrice, creando spettacoli di piazza e per palcoscenico, video di danza e collaborando con diverse compagnie teatrali, oltre che promuovere numerosi percorsi formativi.
Nel 1995 a Brescia fonda l’Associazione Compagnia Lyria insieme a Monica Cinini, attuale Presidente dell’Associazione.
Per Compagnia Lyria realizza, in qualità di danzatrice e coreografa, numerosi spettacoli, sia creazioni coreografiche sia performance di composizione istantanea, che incontrano di volta in volta il teatro di parola, la pittura, l’installazione, il video, la fotografia ed esplorano la relazione con diversi generi musicali, dal jazz al classico al contemporaneo.
Dal 1990 svolge costantemente un’intensa attività di insegnante presso scuole pubbliche, private e studi di danza a Brescia e in diverse città d’Italia.
Nel 2017 completa il corso quadriennale di formazione per insegnanti del Metodo Feldenkrais® presso l’IsFel-Della Pergola di Milano, accreditato dal Feldenkrais European Training Accreditation Board (EuroTAB). E’ socia AIIMF (Associazione Italiana Insegnanti Metodo Feldenkrais).
Nel corso della sua attività matura un profondo interesse per la promozione della danza anche in ambiti inusuali per questa forma d’arte, curando per Compagnia Lyria varie iniziative, tra cui il Progetto DanzAbile, dedicato a giovani e adulti con disabilità fisica, mentale e sensoriale e il Progetto Verziano, rivolto ai detenuti dell’omonima casa di reclusione a Brescia. Dal 2018 Giulia Gussago inserisce l’insegnamento del Metodo Feldenkrais nell’ambito del Progetto Verziano, unico esempio a livello nazionale di applicazione del Metodo in ambito carcerario rientrante negli indirizzi di programmazione delle iniziative rieducative e formative promosse dalla Direzione dell’Istituto.

Fulvio Sigurtà, musicista, si diploma in tromba presso il conservatorio statale L.Marenzio di Brescia sotto la guida del prof. Malacarne. In ambito classico segue corsi di perfezionamento e masterclass con Francesco Tamiati, Frank Pulcini, Louranne Malet e Giancarlo Parodi.
Nel 1999 inizia anche lo studio del jazz, dapprima seguendo i seminari estivi di Nuoro Jazz tenuti da Paolo Fresu, dove vince una borsa di studio, e in seguito presso la Civica di Milano studiando con Emilio Soana. Partecipa ai seminari estivi Nuoro Jazz 2000, Siena Jazz 2001.
Nel 2002 viene scelto durante i seminari di Umbria Jazz per rappresentare i migliori studenti in un concerto nell’edizione invernale del festival e nel 2003 grazie alla borsa di studio del Berklee College of Music ha la possibilita’ di trasferirsi a Boston e di studiare con H.Pomeroi – T.Okoshi – Jeff Galindo.
Nell’inverno del 2004 partecipa ad un’audizione presso la Guildhall School of Music di Londra, città dove attualmente risiede, e riceve la sponsorizzazione per un Master in Jazz Performance che ottiene, con massimo dei voti e lode, nel giugno 2005.
In questi anni ha collaborato artisticamente a progetti di natura diversissima, che vanno da formazioni classiche a Big Band a produzioni di confine che incontrano teatro, danza contemporanea e musica elettronica, collaborando con nomi di spicco del panorama jazzistico nazionale ed internazionale tra cui G.Trovesi, F.Di Castri e J.Taylor. Si è esibito in Italia, Spagna, Svizzera, Regno Unito, U.S.A. e Russia.
Da oltre vent’anni collabora con Compagnia Lyria alla realizzazione di spettacoli e performance di composizione istantanea. Ha inoltre firmato le musiche originali del video Vieni, vieni più vicino prodotto nell’ambito del Progetto Verziano 8^ edizione.

Stefano Mazzanti, lighting designer e artista visivo, affronta le prime esperienze teatrali nel Teatro dell’Acqua fondato dai fratelli Cesare e Daniele Lievi, specializzandosi nella progettazione di luci per lo spettacolo e approfondendo lo studio del valore espressivo della luce come linguaggio.
Si laurea, nel 1997, in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo (DAMS) presso l’Università di Bologna, con una tesi dal titolo Il linguaggio della luce.
Contemporaneamente è assistente di uno dei maggiori Light designer europei, Gigi Saccomandi, con il quale lavora in tutta Italia per circa quattro anni (1996-99).
Pubblica il libro Luce in scena. Storia, teorie e tecniche dell’illuminazione a teatro (1998) e collabora stabilmente con la rivista Backstage dall’inizio del 1999.
In ambito lavorativo applica e sviluppa le sue conoscenze nei settori dello spettacolo e delle arti visive. Realizza installazioni, sculture ed eventi basati sulla luce e le nuove tecnologie.
Collabora con alcuni importanti registi italiani: Nanni Garella (di cui è stato anche assistente alla regia), Cesare Lievi, Peter Exacoustos, Gianfranco Varetto, Gigi Dall’Aglio, Francois Kahn ed altri, nonché con Compagnia Lyria e quella di teatro ragazzi Il Telaio, di Brescia.
Oltre al lavoro di lighting design per il teatro, realizza regie e installazioni proprie, basate sulla luce, le proiezioni e le nuove tecnologie, come Uscite dal mondo (98), presso la Galleria d’Arte Bedoli di Viadana (MN), e Elementi di Luce (99), per il Parco del Mincio, presso il Bosco delle Bertone a Goito (MN).
E’ inoltre docente di Illuminotecnica e Light design all’Accademia di belle Arti S. Giulia di Brescia.

Daniele Gussago, fotografo recentemente scomparso a cui è dedicata la Mostra fotografica nell’ambito della manifestazione, dopo la laurea in scienze dell’informazione frequenta vari corsi e workshop di fotografia a Brescia e a Milano (Master Globale presso John Kaverdash School). Dal 2002 al 2014 è fotografo professionista freelance con all’attivo reportage dal Sahara Occidentale, Kosovo, Thailandia, Bielorussia, Romania, Ucraina, Pakistan, India. Tra i reportage realizzati in Italia si segnalano: il monastero Soto Zen di Fudenji presso Salsomaggiore Terme, la realizzazione della Metropolitana di Brescia, i terremoti di L’Aquila e dell’Emilia. I reportage sono stati presentati in varie mostre e pubblicazioni a livello nazionale e internazionale. Alcune immagini del reportage dal Pakistan sono state presentate in occasione del lancio dell’iniziativa “Decent work, decent life” presso la sede di Bruxelles del Parlamento Europeo.
Nel corso del 2008 è stato pubblicato un volume sugli ambienti di caccia della Provincia di Brescia e un libro che presenta il reportage dal Pakistan realizzato per conto della ONG italiana ISCOS-CISL. Ha inoltre collaborato con le ONG Terre des Hommes Italia (Thailandia) e UN Volunteers (Kosovo).
Nel 2011 è tra i fondatori, assieme a Giorgio Bianchi, del collettivo Golem Photography che rimane attivo fino al 2016. Dal 2015 sostituisce la fotografia professionale con la ricerca personale e la produzione artistica Fine Art di cui cura personalmente le fasi di sviluppo e stampa.
Dal 1995 Daniele Gussago è il fotografo ufficiale dell’associazione di danza contemporanea Compagnia Lyria che ha sempre accompagnato e sostenuto nei tanti eventi e progetti, in particolare nelle undici edizioni del Progetto Verziano realizzato presso il carcere di Verziano. Ha saputo raccontare, con la sua amatissima macchina fotografica, il suo sguardo attento, sensibile e pronto i tanti temi sociali che l’associazione ha portato all’attenzione della cittadinanza.

Domenico Franchi è artista visivo, scenografo e costumista. Diplomato in Scenografia presso l’Accademia di Brera nel 1991, ha iniziato giovanissimo a collaborare con lo scenografo Tito Varisco, dapprima come scenografo realizzatore e in seguito come suo assistente. In seguito è divenuto assistente del grande scenografo Ezio Frigerio, con il quale ha collaborato alla realizzazione di scene e costumi per alcuni dei maggiori teatri d’opera del mondo (tra gli altri, la Scala di Milano, di cui ha aperto due volte la stagione lirica con sue scenografie). Attualmente lavora in proprio in tutta Europa, e specialmente in Italia, Spagna e Francia. Interessato all’arte in ogni sua manifestazione, ha intrapreso da molti anni una ricerca giocata sull’interdisciplinarietà, collaborando con particolare assiduità soprattutto con la coreografa Giulia Gussago e con il compositore Mauro Montalbetti. Il suo lavoro spazia inoltre nel campo dell’arte visiva tout court, attraverso installazioni che negli ultimi anni si sono avvalse con particolare frequenza delle nuove tecnologie digitali.

Valentina Fanelli è Psicologa Clinica laureata all’Università degli Studi di Padova. Dal 2006 lavora con realtà del terzo settore, sviluppando progetti di Comunità in diversi ambiti: genitorialità, salute mentale, disturbi alimentari e disabilità. Dal 2012 la passione per la scrittura e la ricerca di sè l’hanno avvicinata al metodo di Scrittura Autobiografica con la Libera Università dell’Autobiografia (LUA) e alla Mindfulness, tenendo e partecipando a vari laboratori. Dal 2019 è membro costituente del Circolo di Scrittura Autobiografica di Brescia, promosso dalla LUA di Anghiari. Dal 2018 conduce percorsi di scrittura creativa nell’ambito del Progetto Verziano di Compagnia Lyria.

Vito Minoia, studioso in discipline dell’educazione e dello spettacolo, è esperto in teatro educativo inclusivo. Attuale Presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere. Come Studioso e Ricercatore in campo Pedagogico e Didattico ha condotto ricerche sui rapporti tra Teatro ed Educazione in relazione alle espressività in  situazioni di disagio, coordinando significative esperienze nei contesti della disabilità, del carcere, del disagio psichico e conseguendo un Dottorato in Pedagogia della Cognizione.
Ha fondato e diretto dal 1996, insieme a Emilio Pozzi (docente di Teatro e spettacolo a Urbino alla Facoltà di Sociologia), la rivista europea “Catarsi-TEATRI DELLE DIVERSITÀ”, periodico di informazione scientifica sulle esperienze teatrali ed artistico-espressive nel sociale.
In campo teatrale è direttore del Centro Teatrale “Aenigma” all’Università di Urbino, per il quale, dal 1987, ha curato la regia di oltre quaranta allestimenti teatrali  rappresentati in Italia e all’estero, la direzione artistica di Rassegne e Festivals internazionali e l’organizzazione del VI Congresso Mondiale del Teatro Universitario (luglio 2006). È presidente dello I.U.T.A./A.I.T.U. (International University Theatre Association – www.iuta-aitu.org), organismo partner dell’I.T.I.- U.N.E.S.C.O. Ha diverse pubblicazioni all’attivo ed è stato più volte insignito di premi prestigiosi.

Valeria Ottolenghi, studiosa e critica teatrale (numerose le pubblicazioni, saggi e articoli di riviste nazionali), è membro del Direttivo ANCT, Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, Responsabile delle Relazioni Esterne. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti, ha lavorato per la scuola e l’Università, docente SSIS, insegnante per diversi anni di Pedagogia e Psicologia presso la Facoltà di Medicina di Parma, responsabile di corsi di critica teatrale per Associazioni (es: la Corte Ospitale), Fondazioni (es: Venezia) e Università (es: Parma).
E‘ membro di importanti giurie nazionali per il teatro (Ubu, Anct, Premio Garrone, Casa Cervi, Ermo Colle). Appassionata d’arte, in particolare fotografia e letteratura, riesce a cogliere le connessioni, spesso nascoste, segrete, tra i linguaggi della contemporaneità. Critico teatrale della Gazzetta di Parma, scrive volentieri anche per “Il grande Fiume”, “I teatri delle diversità” (riviste ancora in cartaceo!) e naturalmente, rivista web, tra cui Artribune.

Grazia Isoardi è direttore artistico di Voci Erranti Onlus associazione di formazione e produzione teatrale presente in tante realtà artistiche e socio-educative, punto di riferimento per il Teatro Sociale italiano, è tra i co-fondatori del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere.

Adriana Lorenzi è nata e vive a Bergamo. È insegnante e formatrice nell’ambito della
scrittura autobiografica e memoriale. È direttrice editoriale del giornale “Spazio. Diario aperto dalla prigione” nella Casa Circondariale di Bergamo. Ha lavorato anche nella Casa di Reclusione di Padova e Venezia, nella Casa Circondariale di Forlì e nel Carcere minorile di Bari. Collabora con le riviste Leggere Donna, L’Incontro, Ristretti Orizzonti. Tra le sue pubblicazioni: Non restate in silenzio (Le lettere, 2008), Amartinengo (Le lettere, 2011), Cartoline dal carcere (Gruppo AEPER, 2013), Adriana Zarri e i suoi figli d’inchiostro (Gruppo AEPER, 2013), La bergafemmina (Lubrina, 2015).
Sempre nel 2015 esce un suo racconto nell’antologia Gente di Bergamo (Bolis Edizioni). Il suo ultimo libro Dalla parte sbagliata (Sensibili alle foglie, 2022) verrà presentato nel corso della manifestazione.

Lorenza Leita, lavora nel campo della formazione, ricerca e sperimentazione per stimolare l’apprendimento continuo e valorizzare le competenze personali che possono essere acquisite nel corso della vita nei contesti educativi così come nelle esperienze vissute di lavoro, famigliari, svago e passioni. Per molti anni ha approfondito questi ambiti a livello metodologico per sviluppare e sperimentare modelli di riferimento rispetto cui riconoscere le competenze professionali, digitali, trasversali e comportamentali che le persone sviluppano in contesti di apprendimento non solo necessariamente formali, ma anche informali.
Per il Politecnico di Milano, presso cui si è laureata come ingegnere nel 1998, ha ideato e condotto progetti e team di lavoro a livello nazionale e internazionale collaborando con enti e università europee in diversi ambiti di azione dall’ICT (Information Communication Technology), alla didattica fino al volontariato e alla riqualificazione delle persone svantaggiate.
Nel 2017, dopo la formazione quadriennale prevista, ha conseguito la qualifica di Insegnante del Metodo Feldenkrais® che ha ulteriormente arricchito l’esperienza nel lavoro con le persone grazie ad un approccio capace di valorizzare l’unicità dell’individuo e la sottile relazione corpo-mente che è alla base della formazione dell’immagine di sé. Per l’Associazione Italiana Insegnanti Metodo Feldenkrais, attualmente ricopre il ruolo di Rappresentante di Filiale Lombardia con cui promuove l’attività associativa tra pari e il Metodo presso il pubblico più vario. Per conto dell’AIIMF, inoltre, svolge attività di rappresentanza e di collaborazione con le istituzioni al fine di un più ampio riconoscimento professionale del Metodo® in campo educativo e nello sviluppo armonico della persona.

Simone Lazzari, presidente della Cooperativa DreamNet, lavora nel settore del marketing, della comunicazione digitale e degli eventi sia in ambito musicale a livello internazionale che sportivo. Durante la sua formazione ed esperienza decennale, ha maturato competenze manageriali ed organizzative significative.

Giada Giamba, laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Bergamo, lavora all’interno della Cooperativa Sociale DreamNet. Si occupa di marketing digitale soprattutto di social media. Appassionata di danza e musica, ha preso subito a cuore il progetto.

Davide Andreoli, laureato in Nuove Tecnologie dell’arte all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Figlio di musicisti di classica converte la vena artistica in creazioni nel mondo digital. Da più di 10 anni creatore di contenuti multimediali, oggi Art Director Manager di MultiLumix.

Erica Maiolo, stagista sedicenne nelle arti multimediali e digitali; in collaborazione con DreamNet dal 2022, appassionata di Danza Contemporanea.